mercoledì 17 giugno 2015

QUANDO FUI RAZZISTA E LUOGOCOMUNISTA (dicembre 2007)

 Nel mese di dicembre 2007 uscì un albo di Dylan Dog scritto da me, Il feroce Takurr. Era una storia ironica e decisamente surreale - anche per gli standard di una serie come Dylan Dog - ambientata nel mondo del collezionismo. La trovata base del racconto era che esisteva una serie di figurine di mostri "stregata", molto contesa dai collezionisti, i cui mostri si materializzavano nel nostro mondo per collezionare a loro volta non qualcosa, ma qualcuno: vittime.

Mi divertii molto a scrivere la sceneggiatura, e mi divertii molto quando la vidi disegnata da Franco Saudelli. E poi, incredibilmente, cominciarono a fiorire sul web le proteste di lettori che si identificavano nei collezionisti... e che per questo si erano offesi a morte. Per far capire il tasso di suscettibilità di questi lettori, decisi di rendere pubblica (con il permesso del mittente) una lettera che avevo ricevuto. La trovate qua sotto, dopo l'immagine. Nel prossimo post, la mia replica.



Salve.

Ho appena terminato di leggere l'ultimo episodio di Dylan Dog (ultimo in tutti i sensi visto che non lo comprerò più, dato che, e di questo non gliene fregherà nulla, mi ritengo offeso). Scrivo a lei in primis, che è l'autore della storia, e dopo anche alla sua casa editrice Bonelli.

Io sono un convinto e fervente non ammiratore, proprio innamorato dei Manga, i fumetti Giapponesi che lei (e guardi che darle del lei mi sta costando fatica; avrei voluto scrivere tutt’altre cose ma io sono civile, difficile da credere, vero? Eppure ho la casa piena di Manga. Strano, vero? Secondo lei chi legge Manga è un deficiente).

Ma andiamo per ordine: amo i Manga e gli Anime (i cartoni, in Italiano: sapeva, vero, che si chiamano cosi?). Adoro il Giappone, mi piace il Sushi, ma non lo mangio con le bacchette, non lo mangio a colazione pranzo merenda cena e spuntino di mezzanotte, non per questo mi vesto da Goku di Dragonball e cerco di vestire da Sailor Moon una ragazza che mi piace, non vivo chiuso in una stanza con i Manga a cerchio attorno a me, dando loro un nome, e magari organizzando feste da ballo ballando con i gadget dei pokemon o di qualunque altro Anime.

Lei, caro signor Medda, sta tirando fuori uno dei piu scemi e ritriti luoghi comuni che circola sugli amanti dei Manga: e cioè la credenza che chi legge i fumetti made in Japan si fonda il cervello fino a fare quanto ho scritto, e quanto lei ha riportato nella sua storiella.

 Bene, io ci tengo a far sapere che noi (sì, noi. perchè siamo tanti ma non per questo ridotti come lei ci dipinge) siamo persone a posto. Ogni tanto mangiamo Sushi, e allora? Non vuol dire che siamo svitati. Possiamo comprare i gadgets, ma non vuol dire che passiamo 23 ore in adorazione con ceri d'incenso e preghiere ancestrali buddiste, per dormire una sola ora e quindi tornare a pregare.

No, li conserviamo e ci piace tenerli là come ognuno puo tenere qualcosa di caro, ma questo luogo comune, cazzo, è esagerato. Se vuole saperlo ho visto persone vestite da Dylan Dog e quelle camicie rosse sono davvero orribili, sa?

Ma alla fine io penso che (la sua storia, ndr) sia tutta una forma di protesta (vedi il protagonista del suo stupido siparietto che vede la luce ed è grato di aver smarrito i Manga salvandosi cosi la vita: non si offenda, una cagata assurda), suscitata dall'invidia che, statistiche alla mano, non perchè possa sembrare di parte ma perchè le ho viste, su giornali e tg, il Manga vende di piu dei vostri scartafacci, quindi stroncandovi il mercato.

Beh che dire? Io posso tranquillamente convivere comprando fumetti Giapponesi, Italiani, e anche quelle assurde strips yankee, ma a quanto pare vi acceca la rabbia di essere superati nel vostro campo da qualcuno. Se mi permette questo è un atteggiamento molto fascista, dia retta: se deve iniziare una campagna offensiva contro i Manga, e contro chi li legge dipingendoli come dei poveri mentecatti svalvolati, si compri un ettaro di terra e ci coltivi le bietole; perchè lei dei Manga, e di chi li segue,mi permetta, non ha capito proprio un cazzo.

Ho provveduto ad inoltrare alla Bonelli le pagine con le vignette incriminate, scrivendo loro più o meno le stesse cose. So perfettamente che ve ne sbattete le palle, ma sa com'è, come protesta lei protesto anche io, perchè non mi va proprio di essere offeso, e soprattutto di vedere offesi dei fumetti che invece meritano rispetto, e che invece suscitano rabbia solo perchè vendono di piu, fate festa perchè dimostrate di cadere in basso.

Ovviamente mi darà del cretino e cancellerà questa mail (sempre che sia arrivato fino a qua, sa, voi non digerite per niente le critiche altro esempio di rabbia repressa), ma non importa, ho inoltrato anch'io una civile protesta contro le vostre stupide offese ai Manga e a chi li segue. Continui a partorire storie sceme come quella del Takurr, razzista e luogocomunista, io non la leggerò.

Abbandono la barca visto come siamo stati trattati.

Salve.

Emanuele D.A.