venerdì 12 giugno 2015

QUANDO IL SUCCESSO FA PARTE DEL MESTIERE

"Gli americani sono materialisti senz'anima, ossessionati dal successo", dice il virtuoso europeo. Ma è sicuro, il nostro virtuoso, di sapere cosa sia il successo? Chi, nei paesi in cui non si parla inglese, può avere davvero successo? Qualcuno sì, certamente, ma non molti, e non in molti campi.

Si può far carriera e si possono fare soldi, si può essere conosciuti, ma il successo che è toccato a Elvis Presley, ai Beatles, ai Rolling Stones e a Bob Dylan (ma anche a Andy Warhol, Stephen King, Madonna o Michael Jackson) è un'altra cosa.

Davanti a una simile commozione intercontinentale qualunque altro risultato è dignitosa manovalanza. Nel resto del mondo non c'è abbastanza spazio, non c'è abbastanza pubblico né opportunità, non c'è un imperialismo culturale altrettanto convincente, e soprattutto mancano le rapidità e mobilità sociali che creano le condizioni grazie alle quali anche l'outsider può conquistarsi quel tipo di riconoscimento.

Se gli americani ne sono ossessionati, è solo perché in America il successo non è impossibile. Il frugale letterato dell'Europa continentale, sempre pronto a scandalizzarsi per la vendita di pochi best-seller, ignora o si ostina a ignorare che in un mercato più grande il successo fa parte del mestiere.

Alessandro Carrera, La voce di Bob Dylan (Una spiegazione dell'America)